Policlinico Triestino il punto di riferimento indiscusso dalla prima infanzia all’età adulta
La percezione del proprio stato di salute, la capacità di intervenire per tempo e di agire nel pieno rispetto delle esigenze del malato con cure efficaci e mirate è uno dei pilastri dell’approccio terapeutico delle strutture sanitarie del Policlinico Triestino, punto di riferimento indiscusso ormai da molti anni in una gamma vastissima di patologie che si verificano a tutte le età: dalla prima infanzia fino all’età adulta e matura. A dimostrarlo, ancora una volta, le molteplici specializzazioni del sistema di offerta sanitaria del Policlinico Triestino che spaziano dalla oculistica infantile fino alle patologie della colonna vertebrale, dalla prevenzione per il tumore al seno fino all’andrologia.

Dr. Loris D’Orlando
La colonna vertebrale:
Le patologie tipiche:

L’ozonoterapia
Una delle caratteristiche più apprezzate di questa terapia è la sua elevata tollerabilità: non richiede anestesia, non comporta ricovero, e gli effetti collaterali sono rari e generalmente limitati a lievi fastidi locali. Inoltre riduce – e spesso elimina – la necessità di assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori.

L’oculistica infantile
E se, nel caso delle patologie della colonna vertebrale, non è raro che si debba intervenire quando il danno è già in atto e il dolore lo segnala, nel caso dell’oculistica infantile il monitoraggio e l’azione preventiva possono essere carte vincenti per evitare di agire in maniera più invasiva in un periodo successivo. E in Friulmedica, struttura del gruppo Policlinico Triestino, l’oculistica, sia per adulti che bambini, è un’eccellenza, anche grazie alla collaborazione di medici esperti come il dr, Fulvio Parentin.

Dr. Fulvio Parentin
Il sistema visivo nei primi anni di vita
Il sistema visivo dei neonati è immaturo e inizia a svilupparsi subito dopo la nascita. Nei primi mesi il cervello impara a distinguere colori, contrasti, movimenti: è quella che chiamiamo fase plastica o critica della visione. Questo processo continua fino ai 5-6 anni, ma i primissimi anni sono quelli decisivi. Per questo è sempre bene fare una visita di controllo intorno ai 3 anni: il bambino collabora abbastanza e, se c’è un difetto, la plasticità del sistema visivo consente ancora di intervenire con successo. In certi casi, quando c’è familiarità o il pediatra lo suggerisce, la visita può essere anticipata anche a 2 anni.
Oltre alle rare malattie congenite che i neonatologi individuano alla nascita, ci sono i difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che possono causare l’ambliopia, il famoso ‘occhio pigro’. Ancora più insidiosa è l’anisometropia, quando un occhio vede bene e l’altro no: i genitori spesso non se ne accorgono, ma il cervello tende a ignorare l’occhio debole e così la visione binoculare viene compromessa. Un altro problema frequente è lo strabismo, che può essere evidente o latente: se non trattato, può portare a un disallineamento permanente della vista.

I segnali di un problema: