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Menopausa

La menopausa e le sue conseguenze.

Nel mondo occidentale l’aspettativa di vita per le donne è di circa 84 anni; in Italia il 90% della popolazione femminile supera il 65esimo anno di età. Questo significa che le donne trascorrono circa un terzo della propria esistenza dopo la menopausa. Ed è proprio il progressivo aumento dell’aspettativa di vita che ha reso la menopausa un problema clinicamente rilevante. Basti pensare che all’inizio del 1900 l’attesa di vita era di 50-55 anni e, quindi, l’età della menopausa coincideva spesso con la morte.

Ma che cos’è esattamente la menopausa?
Il termine si riferisce ad un evento ben preciso, ovvero la cessazione delle mestruazioni, ma oggi viene utilizzato per esprimere la presenza del disagio e dei disturbi tipici di questa fase della vita femminile caratterizzata dalla carenza degli estrogeni.
La menopausa può essere spontanea, per naturale cessazione della funzione ovarica, oppure iatrogena, cioè secondaria a terapia radiante, farmacologica o chirurgica. L’età media di comparsa nei paesi occidentali è 51 anni, con un range compreso tra 48 e 55 anni.

Ci sono alcuni fattori che possono contribuire ad anticipare l’età della menopausa. Tra questi l’asportazione dell’utero (isterectomia), la chemioterapia, il fumo di sigarette (importante il numero di sigarette fumate al giorno e la durata del vizio) e la magrezza eccessiva (perché manca tessuto adiposo, ulteriore fonte di produzione estrogenica).
La menopausa spontanea è spesso preceduta da una fase di premenopausa, nella quale inizia il progressivo esaurimento della funzione ovarica, le cui caratteristiche sono irregolarità mestruali, sindrome premestruale, dolori muscolari e articolari, secchezza cutanea, tendenza alla depressione, disturbi del sonno e vampate.

In menopausa i follicoli ovarici smettono di crescere e svilupparsi e, quindi, l’estrogeno ovarico non viene più prodotto. Gli effetti dell’atrofia ovarica e della carenza estrogenica si possono distinguere in precoci e tardivi.
Tra le manifestazioni precoci ricordiamo le variazioni dell’umore, con ansia e depressione, l’irritabilità, la perdita della memoria e della concentrazione e le vampate. Queste ultime, caratterizzate da una sensazione di caldo improvvisa che solitamente inizia al tronco e poi si diffonde al collo e al viso con vasodilatazione e sudorazione profusa, possono presentarsi sia di giorno che di notte, disturbando il sonno e compromettendo il riposo.
Poiché ansia, caffè e alcool possono scatenare e accentuare le vampate, è opportuno che la donna impari a controllare le emozioni e il consumo di queste sostanze.
Le manifestazioni tardive sono prurito, secchezza vulvovaginale, vaginiti, dispareunia, disturbi urinari (frequenza, urgenza, incontinenza, cistiti ricorrenti), perdita di elasticità della pelle, perdita di peli e capelli, ridotta percezione del gusto, perdita della memoria.

Ma gli effetti negativi più importanti della menopausa sono quelli che si possono verificare, anche dopo diversi anni, a carico dell’apparato cardiovascolare (aterosclerosi, ipertensione, malattie coronariche e cerebrovascolari) e dell’osso (osteoporosi e fratture).

La menopausa è quindi un fenomeno che segna l’inizio di un nuovo periodo della vita della donna, in cui si accentuano alcuni rischi che non sono legati solo all’avanzare dell’età, ma sono condizionati dalla carenza ormonale dovuta alla cessata attività delle ovaie. Esiste però la possibilità di rallentare e di posticipare le conseguenze negative della mancanza di estrogeni.

Infatti, a seconda dell’età, dei disturbi e dei fattori di rischio, è possibile scegliere la terapia farmacologica (ormonale e non) più indicata. Per rendere la menopausa meno insidiosa è importante che la donna si sottoponga regolarmente ai controlli ginecologici, ai quali si devono associare la mammografia, gli esami ematochimici, il controllo della pressione arteriosa ed, eventualmente, la densitometria ossea e l’elettrocardiogramma. Ultimo obiettivo, ma non meno importante, è il controllo del peso, che può essere ottenuto e mantenuto con l’aiuto di una dieta controllata.

 

Dottoressa Rosamaria Favaro
Specialista in ginecologia