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Analisi cliniche di laboratorio: un efficace strumento della prevenzione e diagnosi precoce.

Nell’ambito della prevenzione e della diagnosi precoce è andato sempre più affermandosi il ruolo della medicina di laboratorio.
Avere a disposizione del territorio strutture di diagnostica di laboratorio affidabili per professionalità, competenza e disponibilità significa offrire alla popolazione ed al medico un valido supporto nella pratica clinica quotidiana, garantendo al paziente risposte rapide e soluzioni terapeutiche appropriate.

In quest’ottica, negli ultimi decenni, si è diffusa tra i medici l’abitudine di richiedere esami diagnostici per persone sane o per pazienti con sintomi iniziali, al fine di rilevare patologie silenti o diagnosticare rapidamente malattie al loro primo insorgere. Esistono specifici programmi di screening che prevedono accertamenti diversi in base all’età, al sesso, all’esposizione ai differenti fattori di rischio ed alla storia clinica personale e familiare.

Per comprendere l’importanza della diagnostica di laboratorio nella pratica clinica è sufficiente considerare la notevole diminuzione dei casi di tumore all’utero derivante dall’ampia diffusione dell’abitudine a richiedere un pap-test nel corso dei check-up nella donna. Esistono, inoltre, diverse malattie (quelle cardiovascolari, il diabete, alcune forme di cancro) che danno segni evidenti di sé solo quando hanno già gravemente minato la salute: proprio per queste malattie gli esami di laboratorio possono rappresentare lo strumento adeguato per uno screening di massa o individuale.

L’esecuzione periodica dell’esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci permette di diagnosticare tumori del colon-retto nello stadio iniziale. Una semplice glicemia ed una emoglobina glicosilata consentono di formulare una diagnosi precoce di diabete il cui trattamento anticipato va a ridurre il rischio di ictus cerebrale, infarto e danno renale. La determinazione del livello di PSA (Antigene Prostatico Specifico) nel sangue fornisce un valido contributo alla diagnosi precoce del tumore alla prostata, di ipertrofia prostatica benigna o prostatite. La misura della concentrazione ematica di TSH (Ormone Stimolante la Tiroide), spesso associata a quella degli ormoni tiroidei (fT3 e fT4) e di anticorpi antitiroide, rappresenta l’esame di scelta nella valutazione della funzionalità tiroidea e di sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Altri specifici esami del sangue contribuiscono a rilevare malattie reumatico-autoimmunitarie (dosaggio di ENA, ANA, ANCA, ecc.) ed allergie (dosaggio di IgE totali e IgE specifiche).

In definitiva, il moderno laboratorio di analisi, se adeguatamente aggiornato ed attrezzato, non ha più un ruolo marginale nella pratica clinica quotidiana, ma rappresenta un punto di riferimento fondamentale tanto in fase preventiva quanto in fase diagnostica.

 

dott. Claudio Mastellone
Dottore di Ricerca in Processi Biologici e Biomolecole